La notizia dell’aumento del prezzo del tabacco a partire dal 1 gennaio 2023, previsto dalla manovra finanziaria, non riguarderà solo le sigarette ma anche i sigari e il tabacco per pipa.
L’accisa aumenterà per il prossimo anno del 40% e continuerà a crescere anche nei due anni successivi.
Abbiamo provato a calcolare, sulla base delle complesse tabelle ministeriali, di quanto si tratta.
Sostanzialmente l’aumento del tabacco sarà di 36 euro al chilo nel 2023, 36,5 nel 2024 e 37 nel 2025.
Una busta o una latta da 50 grammi di tabacco per pipa aumenterà dunque dal 1 gennaio di 1,80 euro, mentre i barattoli da 100 grammi aumenteranno conseguentemente di 3,60 euro.
Di conseguenza si farà sempre più ampia la differenza con il costo del tabacco all’estero e, in primo luogo, nella vicina Svizzera.
Prendiamo, ad esempio, una confezione di Samuel Gawith “Navy Flake” da 50 grammi. In Italia attualmente costa 30 euro (600 euro al chilo). Il prossimo anno la stessa confezione costerà 31,80 euro. In Svizzera lo stesso quantitativo del medesimo tabacco costa (e costerà anche il prossimo anno) 18,36 euro.
Una latta da 50 grammi di Peterson “Old Dublin” che in Italia costa oggi 24,50 e dal 1 gennaio prossimo andrà a 26,45 euro, in Svizzera costa 14,28 euro.
Addiritura l’italiano Savinelli “Cavendish”, che nel 2023 costerà nel nostro Paese 23,80 euro, aldilà del confine resterà a 17,95.
Meglio non parlare, infine, di alcuni tabacchi pregiati come il Cornell & Diehl “Autumn Evening” o il “Westminster” di Gl Pease che in Italia arrivano oggi al prezzo di 900 euro al chilo e con il costo in latta da 50 grammi a 45 euro, che diventeranno 46,80 il prossimo anno. In Svizzera la latta da 57 grammi dei due prodotti è a 22,44 euro, meno della metà.
Anche a causa di questo nuovo aumento di prezzo, come al solito determinato da una accisa, gli amanti del fumo lento troveranno sempre più conveniente un viaggetto in Svizzera da cui, è bene ricordarlo, si può tornare in Italia con 250 grammi di tabacco a persona.